Published On: Ottobre 28, 20233,6 min read340 wordsViews: 1690Tags: , ,
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Sabato 28 ottobre la nostra Sezione torinese della Facoltà teologica ha ospitato una giornata di studio, intorno al tema “Insieme per un annuncio missionario”. Hanno aperto i lavori i saluti dell’Ispettore don Leonardo Mancini e del Direttore don Marek Chrzan.

L’intervento del prof. don Silvano Oni ha aiutato a entrare nelle ragioni che condussero, cent’anni fa, alla nascita dello Studentato della Crocetta: ne ricordiamo due, la necessità di soccorrere le fragilità vocazionali con uno studio serio e robusto, e il desiderio che ciò avvenga sui luoghi dello origini del carisma, in tempi in cui la Congregazione ha ormai raggiunto tutto il mondo.

La prof.ssa sr. Katia Roncalli ha invitato a incarnare la teologia nel contesto attuale, a uscire dalla tentazione di un cristianesimo monoculturale e monocorde, a valorizzare la diversità, anche culturale, alla luce della filigrana trinitaria della realtà. Riprendendo Evangelii Gaudium, siamo invitati a convertire la nostra vita attraverso un cammino di discernimento, purificazione e riforma. La teologia sarà tanto più significativa quanto più, in uno stile di autentica comunione, saprà farsi luogo di dialogo, di scambio, di disponibilità al cambiamento: una teologia in missione nella comunione.

Il prof. don Gustavo Cavagnari ha evidenziato la sfida dell’ individualismo globalizzato e rinviene nella risposta ecclesiale alla chiamata congregante di Dio la profezia cristiana per il mondo di oggi. Il punto non è organizzare ma costruire una comunità fondata sull’identità battesimale e l’azione evangelizzatrice che ne scaturisce. L’esperienza salesiana trova così nella Comunità Educativo Pastorale il luogo primo della corresponsabilità apostolica in cui vivere di questo dinamismo, nel reciproco arricchimento dei diversi stati di vita.

Il card. Angelo Bagnasco chiude i lavori della mattinata con un intervento sulla inderogabile necessità di una testimonianza che sia umile e missionaria. Gesù è il protagonista della testimonianza: senza ciò il proselitismo della Chiesa diventerà asservimento alle mondane logiche del potere e del successo.

Torniamo alle nostre realtà arricchiti da questi stimoli ed esortati, ancora una volta, a riscoprire insieme, missionari del nostro tempo, la bellezza della Chiesa