Published On: Dicembre 28, 20222,9 min read294 wordsViews: 886Tags: ,
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(ANS – Città del Vaticano) “Guida di anime, capace di leggere i segni del suo tempo”. Così Papa Francesco si riferisce a San Francesco di Sales nella Lettera apostolica “Totum amoris est”, Tutto appartiene all’amore, pubblicata il 28 dicembre, a quattrocento anni esatti dalla morte del santo vescovo ginevrino, dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e dei comunicatori.

Di San Francesco di Sales, nato nel castello di Sales, in Savoia, il 21 agosto 1567, e morto a Lione il 28 dicembre 1622, il Papa sottolinea la vocazione di chiedersi “in ogni circostanza della vita dove si trova il maggior amore”. Non a caso san Giovanni Paolo II lo ha chiamato “Dottore dell’amore divino”, ricorda Papa Francesco, non solo per averne scritto “un poderoso Trattato, ma soprattutto perché ne è stato testimone”.

Nella Lettera, il Pontefice scrive di essersi interrogato sull’eredità di San Francesco di Sales per la nostra epoca e di aver trovato illuminanti “la sua duttilità e la sua capacità di visione”. “Un po’ per dono di Dio, un po’ per indole personale, e anche per la sua tenace coltivazione del vissuto, egli aveva avuto la nitida percezione del cambiamento dei tempi. Lui stesso non avrebbe mai immaginato di riconoscervi una tale opportunità per l’annuncio del Vangelo”, prosegue.

Sulla Lettera apostolica “Totum amoris est” è intervenuto anche don Michele Molinar, Vicario Ispettoriale dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), nell’ambito del programma “Sacre Questioni”, intervistato da Filippo Peschiera. “La carità, come la intende San Francesco di Sales, è l’amore con i tratti di Dio – afferma don Molinar nell’intervista, qui disponibile – E poi a Dio noi rispondiamo con la devozione, che […] come la intende San Francesco di Sales è la ‘punta’ della carità”.

Il testo integrale della Lettera è disponibile su vatican.va 

Fonte: Vatican News