11 novembre 1875.
La Basilica di Maria Ausiliatrice è piena da traboccare. Le lacrime solcano il viso di Don Bosco. Guarda con amore quei 10 figli che stanno per lasciare, forse per sempre, l’oratorio di Valdocco. Mentre fa loro le ultime raccomandazioni, il loro cuore galoppa nell’immensità della Patagonia. Di lì a poco, si sposteranno a Genova, e poi via, senza guardarsi indietro, verso il Sudamerica. Ancora non lo sanno, ma dal loro sì l’oratorio di Don Bosco ha iniziato ad abbracciare il mondo.

Da quel momento, sono passati 150 anni. Da quel momento, i figli di Don Bosco, sono arrivati in 137 paesi. Da quel momento, è nata la nostra casa: un luogo dove, da sempre, salesiani di tutto il mondo si riuniscono «per imparare ad essere i preti» nello stile di Don Bosco. Oggi, 45 giovani confratelli, da 21 nazioni diverse, vivono nello stesso sogno. Studiare teologia a Torino per entrare sempre di più nel cuore di nostro padre: partire da questa casa, per raggiungere il mondo intero.