Il gruppo scout Agesci Torino 24 che ha sede nell’oratorio salesiano della Crocetta compie 100 anni dalla sua fondazione. Per festeggiare la Comunità Capi ha organizzato un week-end invitando tutti coloro che negli anni hanno fatto parte o hanno avuto contatti con il Torino 24. L’appuntamento avrà inizio il pomeriggio di sabato 1º giugno con una cena e proseguirà il giorno seguente con vari giochi, il racconto della storia del gruppo e la Celebrazione eucaristica.
Tutto ha inizio nel 1924 quando don Liska, un sacerdote polacco ex ufficiale dell’esercito, fonda nell’Oratorio Salesiano Crocetta gli Esploratori cattolici, cioè il primo nucleo del Torino 24. Il primo reparto, formato da ragazzi dai 12 ai 16 anni, è composto da 40 persone che portano al collo il fazzolettone turchino con il bordo tricolore. Fino al 1928 il Torino 24 prosegue le sue attività, quando, insieme a tutto il movimento scout, viene chiuso per disposizione del governo fascista: gli allora 47 iscritti del gruppo, insieme a tutti gli Esploratori di Torino, si vedono clandestinamente per l’ultima volta prima della guerra in un teatro cittadino, con le uniformi nascoste. All’epoca Luciano Ferraris, colui che riaprì il gruppo nel 1945, aveva 14 anni.
Alla fine della guerra il direttore dell’Oratorio, don Oddo Pelli, insieme a Giuseppe Crovetto e Luciano Ferraris, decide di raccogliere di nuovo intorno a sé alcuni ragazzi per dare vita al gruppo. Così, il 25 maggio 1945, 23 persone si ritrovano nell’Oratorio Salesiano di via Piazzi per la prima attività. Alla riapertura il fazzolettone diventa bianco e rosso: Lucino Ferraris, infatti, in quel periodo era responsabile di un magazzino in cui venivano contenute centinaia di bandierine impiegate per la comunicazione a distanza dell’alfabeto semaforico che, ormai inutilizzate, sono poi diventate dei fazzolettoni.
In seguito, il 5 ottobre 1945 il gruppo viene riconosciuto ufficialmente dal commissariato centrale di Roma. Nel 1947 si tiene la prima «impresa»: 21 giovani si recano a Parigi per il Jamboree, il raduno di tutti gli scout del mondo che quell’anno viene chiamato della pace» per celebrare la fine della guerra. L’anno successivo vengono aperti anche il clan, formato da ragazzi dai 16 ai 20 anni e oggi chiamato «Aquile Randagie», e il branco «Maggiore Artigiani» (oggi chiamato «Fiore Rosso»), per i bambini dagli 8 agli 11 anni.
Negli anni seguenti il gruppo cresce e vengono fondati altri due reparti: il Crocetta e la Sacra Fa miglia, che oggi è il San Domingo (chiamato così in onore di San Domenico Savio). Anche i più piccoli aumentano e vengono aper ti il branco Paolo Vallini (oggi «Seeonee») e il branco Waingunga. Nel 1965 il gruppo conta 300 membri, divisi in 3 branchi, 3 reparti e 1 clan. Nel 1971, il gruppo apre anche alle donne con il primo reparto femminile. l’Antares». Raggiunto l’apice di iscrizioni nel 1978, una parte del gruppo decide di separarsi dando vita al Torino 48, con sede nella vicina parrocchia Beata Vergine delle Grazie con il fazzolettone giallo e blu. Infine, nel 1979, viene fondato un secondo reparto femminile, il Bona Lombardi e nel 1988 il clan si divide in due formando il clan Itaca». Ai capi del Torino 24 si deve anche la fondazione di altri gruppi come il Leumann 1 (Collegno), il Torino 20 e il Torino 17» (poi 34). Inoltre, sempre grazie a loro, sono nati i foulard blanc, un movimento di scout che opera a Lourdes a servizio di malati e disabili.
Oggi il Torino 24 conta 210 iscritti, con 2 branchi, 2 reparti e 2 clan ed è uno dei gruppi più numerosi di Torino.
Camilla TREMATORE