«Una volta l’anno [l’Ispettore] farà con particolare cura la visita ispettoriale alle comunità. Durante tale visita s’incontri con i singoli soci, raduni il Consiglio locale e faccia con la comunità una revisione circa l’osservanza religiosa, la testimonianza di vita consacrata, lo zelo apostolico nelle attività pastorali, la sollecitudine nella promozione delle vocazioni, la situazione economica».
Così, riprendendo l’art.146 dei Regolamenti delle Costituzioni Salesiane, si è introdotto don Leonardo Mancini, attuale superiore dell’Ispettoria di Piemonte e Valle d’Aosta, la sera del 9 febbraio scorso, aprendo la annuale visita canonica alla nostra Comunità di Torino Crocetta, come previsto dalle Costituzioni.
Nei giorni dal 9 al 12 febbraio don Leonardo ha incontrato il Consiglio della Comunità, l’Equipe formativa, il Consiglio della Comunità Educativo-Pastorale, i giovani dell’Oratorio e gli Universitari del CUC. Ma ha dedicato questo tempo soprattutto all’incontro personale con ogni confratello, in modo particolare ascoltando e anche consigliando ciascuno, per avere il polso della situazione che ognuno sta vivendo e per ricevere lo sguardo sulla nostra Comunità dai punti di vista di tutti coloro che la compongono.
In modo particolare, la sera di giovedì 10 febbraio don Leonardo ha voluto riunire insieme tutta la Comunità salesiana, i principali rappresentanti dei diversi settori appartenenti alla vita dell’Oratorio e il referente dei Cooperatori Salesiani per aiutarci a rispolverare in un colpo d’occhio unitario gli ingredienti personali sia della nostra spiritualità che della nostra azione educativo-pastorale. Fulcro della riflessione è stato l’art.40 delle Costituzioni Salesiane: «Don Bosco visse una tipica esperienza pastorale nel suo primo oratorio, che fu per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria. Nel compiere oggi la nostra missione, l’esperienza di Valdocco rimane criterio permanente di discernimento e rinnovamento di ogni attività e opera». Riprendendo le quattro dimensioni dell’opera salesiana qui sintetizzate all’interno di uno sguardo globale sul carisma salesiano, che ha al suo cuore la Carità Pastorale, il Sistema Preventivo e la Spiritualità Giovanile Salesiana, don Leonardo ha ricordato come esse siano i pilastri fondamentali di ogni nostro progetto educativo-pastorale, che ci aiutano a progettare, lavorare e verificare obiettivi e strategie, insieme tra noi e ogni collaboratore della nostra azione pastorale. Guardando al posto che il carisma salesiano ha nella Chiesa, essi ricordano, inoltre, che la dimensione educativo-culturale (la scuola, …) e associativa-ecclesiale (i gruppi, le compagnie, …) sono le principali porte di accesso all’incontro con i giovani, e mostrano come l’educazione alla fede sia la dimensione fondamentale di tutta la nostra opera educativo-pastorale e la dimensione vocazionale sia il suo coronamento.
La visita si è poi conclusa a distanza di qualche giorno, la sera di martedì 16 febbraio, con la restituzione a tutta la Comunità di quanto ascoltato e osservato nei giorni della visita, insieme a preziose indicazioni per continuare al meglio il nostro cammino.